Studio Legale Marcelli & Partners

A Team of Experienced Advocates for Your Legal Needs

Cagliari - Milano - Bergamo - Roma

Responsabilità della R.S.A.

Caduta in R.S.A. Casa di riposo o casa di cura: risarcimento danni. Caduta in una R.S.A.: non è raro il caso di un anziano ricoverato in una R.S.A. che cade procurandosi magari gravi danni. Una caduta per una persona anziana può provocare lesioni anche molto gravi, come la frattura degli arti, dell’anca, traumi cranici e danni cerebrali che possono causare disabilità permanenti e addirittura il decesso della persona. Spesso i familiari degli anziani chiedono se è possibile che le strutture sanitare, le case di riposo o di cura e le residenze sanitarie assistenziali (R.S.A.) possano essere ritenute responsabili in caso di caduta accidentale del paziente anziano. Risarcimento danni per caduta del paziente anziano e l’onere della prova Le strutture sanitarie ed assistenziali sono responsabili della caduta accidentale del paziente e sono quindi tenute al risarcimento di tutti i danni patiti dal danneggiato e dai suoi familiari. Per liberarsi da tale responsabilità la struttura deve dimostrare di aver adottato tutte le misure necessarie per evitare la caduta del paziente. Nella sentenza n.12033 del 2017, ad esempio, il Tribunale di Roma ha ritenuto responsabile una casa di cura per la caduta dal letto di un paziente che, a causa delle gravi lesioni riportate, decedeva poco dopo nel reparto di terapia intensiva. Le condizioni della persona ricoverata erano precarie, non era autonomo ed il rischio di caduta era prevedibile.
Rottamazione Quater con istanza frazionata
la domanda di rottamazione può riguardare tutti i debiti riportati nella cartella esattoriale, il singolo debito riportato nella stessa, o, ancora, più cartelle.
L’unica condizione è che siano stati affidati per il recupero all'Agenzia delle Entrate Riscossione entro e non oltre il 30 giugno 2022
In caso di carenza di risorse per corrispondere tutte le rate, la suddivisione del debito, infatti, permetterebbe di scongiurare il rischio di decadere dall'intero piano di ammortamento, scegliendo quali piani di rateizzazione abbandonare e salvaguardando i benefici della RottamazioneQuater.
Lo studio verificherà i diversi piani e valuterà insieme al cliente la miglior soluzione possibile in base alle capacità economiche.
Condizione necessaria: essere titolari di identità digitale (SPID).
Lo Studio legale offre un servizio personalizzato e basato sulle esigenze specifiche del cliente. Ogni pratica viene assegnata ad un professionista di riferimento, il quale assiste il cliente dall’inizio della pratica sino alla sua conclusione.
Siamo abilitati al gratuito patrocinio a spese dello stato.
NEWS!!!! ASSISTENZA !!! Rottamazione quater 2023 - Definizione agevolata cartelle 2023: tutte le regole. La Definizione agevolata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 si applica ai carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se già oggetto di precedenti misure agevolative. Chi aderisce alla Definizione agevolata potrà versare solo l’importo dovuto a titolo di capitale e quello dovuto a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non saranno invece da corrispondere le somme dovute a titolo di sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio.  
INFORTUNISTICA STRADALE
OTTIENI IL GIUSTO RISARCIMENTO NEI TEMPI E NEI MODI GARANTITI DALLA LEGGE ITALIANA!  
Lo studio, i suoi consulenti esperti in dinamica cinematica, gli studi medici specialisti in traumatoligia e medicina legale analizzeranno il caso e sosterranno le tue ragioni sia nella fase stragiudiziale che giudiziale ove necessaria.
Consulenza on line

Previo pagamento on line della tariffa applicata in ottemperanza al tariffario forense nazionale vigente, il nostro staff sarà pronto a dare pronto riscontro al quesito sottoposto allo studio ed a contattarvi per eventuali approfondimenti del caso. Il parere verrà fornito sia in formato p7m (firma digitale) che per comodità di lettura nel relativo file pdf inoltrati alla casella m@il indicata.
Ne caso il cliente ne faccia espressa richiesta potrà essere programmata la consulenza in videochiamata.
CREDITI INSOLUTI? AGISCI ORA!
NON ASPETTARE PIÙ! serviamo le migliori aziende gestendo i loro crediti da oltre 20 anni:〉 Avvocati specializzati nel campo del recupero crediti legale,
-fase stragiudiziale efficiente e consolidata
-aggiornamenti in tempo reale circa la lavorazione della pratica
-decreti ingiuntivi ed esecuzioni mobiliari- immobiliari e presso terzi
- istanze di fallimento e gestione del credito nel relativo procedimento.
 
news giurisprudenza
Cass. Civ. Sentenza n. 26246 del 06/09/2022 Lavoro subordinato. 
Rapporto di lavoro a tempo indeterminato, come rimodulato dalla l. n. 92 del 2012 e dal d.lgs. n. 23 del 2015 - Regime di stabilità - Esclusione - Conseguenze - Crediti retributivi non prescritti al momento di entrata in vigore della predetta legge - Termine di prescrizione - Decorrenza - Dalla cessazione del rapporto di lavoro. 
Con riferimento alla questione della decorrenza della prescrizione dei crediti retributivi, la Sezione lavoro ha affermato che il rapporto di lavoro a tempo indeterminato, come modulato per effetto della l. n. 92 del 2012 e del d.lgs. n. 23 del 2015, mancando dei presupposti di predeterminazione certa delle fattispecie di risoluzione e di una loro tutela adeguata, non è assistito da un regime di stabilità, sicché, per tutti quei diritti che non siano prescritti al momento di entrata in vigore della l. n. 92 del 2012, il termine di prescrizione decorre dalla cessazione del rapporto di lavoro, a norma del combinato disposto degli artt. 2948, n. 4, e 2935 c.c.,.

Spese giudiziali civili

Sentenza n. 32061 del 31/10/2022

Le Sezioni Unite Civili, decidendo su contrasto e su questione di massima di particolare importanza, hanno affermato che in tema di spese processuali, l'accoglimento in misura ridotta, anche sensibile, di una domanda articolata in un unico capo non dà luogo a reciproca soccombenza, configurabile esclusivamente in presenza di una pluralità di domande contrapposte formulate nel medesimo processo tra le stesse parti o in caso di parziale accoglimento di un'unica domanda articolata in più capi, e non consente quindi la condanna della parte vittoriosa al pagamento delle spese processuali in favore della parte soccombente, potendo giustificarsi soltanto la compensazione totale o parziale, in presenza degli altri presupposti previsti dall'art. 92, comma 2, c.p.c. Presidente: P. Curzio Relatore: G. Mercolino

Armi

Sentenza n. 43391 ud. 11/10/2022 - deposito del 15/11/2022 Omessa custodia – Ambito di applicazione – Armi antiche – Esclusione – Ragioni.

La Prima Sezione penale, in tema di armi, ha affermato che la contravvenzione di omessa custodia di cui all’art. 20 della legge 18 aprile 1975, n. 110, in quanto riferita alle sole “armi di cui ai precedenti articoli 1 e 2”, non è configurabile in relazione alle armi antiche, che non sono disciplinate da dette disposizioni, ma dall’art. 10, comma 7, della citata legge n. 110 del 1975 e dal regolamento di cui al d.m. 14 aprile 1982. (Fattispecie relativa ad armi fabbricate in epoca anteriore al 1860, che l’imputato custodiva nella propria abitazione, appese alle pareti). Presidente: S. Mogini Relatore: G. Rocchi.

sinistro stradale mortale

L’assenza del requisito della convivenza

In tema di danno parentale, l’assenza del requisito della convivenza non può essere di per sé considerato un elemento sufficiente per escludere il risarcimento del danno per la morte di un parente in un incidente stradale. Sussiste il danno parentale, pertanto, anche in assenza di convivenza. A precisarlo è la Cassazione accogliendo con rinvio il ricorso dei nipoti di una donna deceduta dopo essere stata travolta da un’auto mentre attraversava la strada, nei confronti del conducente, del proprietario e dell’assicurazione. Per la Suprema corte va superata l’aprioristica esclusione del risarcimento nei confronti dei parenti che non abitano con la vittima. Va sempre accordata, invece, la possibilità di provare in concreto l’esistenza di rapporti costanti e caratterizzati da reciproco affetto e solidarietà con il familiare defunto. Cassazione civile sez. VI, 24/03/2021, n.8218

Stupefacenti

la Cassazione sul limite massimo entro il quale riconoscere la lieve entità

Con sentenza n. 45061 del 3 novembre 2022, depositata il 25 novembre 2022, la sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha affermato che, per consolidata giurisprudenza, il reato di cui all'art. 73, comma 5, d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, può essere riconosciuto in ipotesi di minima offensività penale della condotta, deducibile sia dal dato qualitativo e quantitativo, sia dagli altri parametri richiamati dalla disposizione (mezzi, modalità, circostanze dell'azione), con la conseguenza che, ove uno degli indici previsti dalla legge risulti negativamente assorbente, ogni altra considerazione resta priva di incidenza sul giudizio (Cass. pen., sez. un., 24 giugno 2010, n. 35737; Cass. pen., sez. un., 21 giugno 2000, n. 17). Anche la più recente pronuncia resa da Sez. Un., 27 settembre 2018, n. 51063 ha fatto applicazione di tali principi, sia pur con riguardo ad una fattispecie diversa da quella in esame, affermando che la diversità di sostanze stupefacenti oggetto della condotta non è di per sé ostativa alla configurabilità del reato di cui all'art. 73, comma 5, d.P.R. cit., in quanto l'accertamento della lieve entità del fatto implica una valutazione complessiva degli elementi della fattispecie concreta, selezionati in relazione a tutti gli indici sintomatici previsti dalla disposizione. I principi espressi a più riprese dalle Sezioni unite forniscono un parametro interpretativo univoco, essendosi ribadito come nella valutazione della tenuità del fatto ai sensi del comma 5 dell'art. 73, non può assumere, di norma, valenza esclusiva ed assorbente il dato quantitativo, né quello qualitativo con riferimento alla diversità delle sostanze oggetto di cessione. La valutazione del fatto deve guardare alla complessità dello stesso, valorizzando - in senso positivo o negativo - tutti gli elementi che contraddistinguono quella determinata condotta. Tale criterio di giudizio può subire una flessione solo nel caso in cui il dato ponderale sia di per sé talmente rilevante da determinare l'assorbimento dei restanti aspetti della condotta. Il giudizio di offensività richiesto dall'art. 73, comma 5, d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 non può fondarsi sul numero di dosi medie singole ricavabili, posto che tale dato indica unicamente, la quantità di principio attivo per singola assunzione idonea a produrre in un soggetto tollerante e dipendente un effetto stupefacente, ma non corrisponde necessariamente al numero di dosi in concreto commercializzate con il quantitativo di stupefacente sequestrato.

  • Via Giovanni Battista Tuveri, 108, Cagliari, CA, Sardegna, Italia

Diritto Civile

Diritto di Famiglia - Del Lavoro e della previdenza - Dell'Impresa - infortunistica Stradale - Responsabilità Medica - Tributario Fiscale - Trasformazione Societaria fusione - Holding - Bancario - Appalti privati - Diritto dello Sport - Trasporti - Dogane

Diritto Penale

Lo studio con i diversi Avvocati Specilizzati per materia operano su tutte le questioni ed i reati previsti e puniti dal Codice Penale e dalle leggi speciali. Si fornisce tutela e patrocinio sin dal primo atto di garanzia.

Diritto Amministrativo

Lo studio si occupa di contrattualistica pubblica, appalti e concessioni pubbliche, urbanistica e Real Estate, energia e ambiente, arte e beni culturali, antitrust, settore sanitario e farmaceutico, responsabilità erariale. Patrocinio nanti i Tribunali Amministrativi Regionali e Superiori.